"Bisogna di nuovo imparare a giocare come giocano i bambini,

a realizzare se stessi in un gioco che non faccia differenza

tra il reale, l'immaginario ed il presunto. Giocare guarisce."

J.L. Moreno

teatro corposentito 2

"Dal corpo sentito... allo spazio sentito" è il titolo del progetto teatrale che è iniziato dal mese di Marzo presso il Teatro Valgraziosa di Calci (Pisa).

Una proposta integrata della Dott.ssa Chiara Rossi terapeuta nella Globalità dei Linguaggi che coinvolge sia ragazzi del Centro Socio-Riabilitativo "Il Quadrifoglio" di Pisa, sia studenti delle facoltà di Psicologia e Medicina dell'Università di Pisa e Firenze, come pure il Mondo educativo scout con la partecipazione al gruppo di una ragazza Capo Scout.

teatro corposentito 3La disciplina psico-pedagogica della Globalità dei Linguaggi ha l’obiettivo di favorire, stimolare e promuovere comunicazione ed espressione sotto tutti i punti di vista, in qualsiasi forma e modalità. 

È fondamentale quindi proporre percorsi che mettano in circolo idee che creino sia possibilità di espressione e comunicazione “interne” nel gruppo dei partecipanti alle varie attività, sia “esterne”, cioè che tali percorsi divengano segnali ed input di una comunicazione e di un’espressione di se stessi al mondo, promuovendo quindi una cultura di apertura e di valorizzazione di qualsiasi diversità da viversi come un valore assoluto e come possibilità di arricchimento personale e sociale. 

In quest’ottica il teatro, il palcoscenico, la creazione di scenografie teatrali, l’allestimento di mostre si fanno “strumenti comunicativi”, luoghi, spazi, tempi di un raccontarsi verbale e non verbale; un raccontarsi appunto che può declinarsi in parole, ma che può prendere Corpo in quelle che sono le nostre capacità emotonofonosimboliche, un’intersensorialità che unifica tutti i linguaggi espressivi, grazie a cui il Corpo si fa Parola e la Parola si fa Corpo. 

Sul palcoscenico tutto è concesso e nel “gioco terapeutico” del far teatro si vanno a sciogliere ansie e tensioni, il Fa-Volare alleggerisce, s-drammatizza. 

Le luci del teatro danno la possibilità a ciascuno di essere ri-guardato con sguardi di ri-guardo dagli spettatori; sguardi che vanno a ristrutturare l’immagine di sé, quella rappresentazione “ombra” che ognuno ha di se stesso; sguardi che trasmettono gratificazione e valorizzazione ed aumentano la fiducia in se stessi e l’autostima.

Essere protagonisti su di un palco attiva quelle risorse e quelle capacità che permettono ad una persona di rendersi pienamente protagonista della propria vita.

Il teatro è una palestra, uno spazio fuori dal tempo dove possiamo allenarci a vivere. 

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