IMG 20161110 WA0002“Le emozioni prendono forma grazie ai colori che, in assoluta libertà, scegliamo per dar voce alle sensazioni che stiamo provando” scriveva C.G. Jung.

" Il nostro mondo emozionale è a colori (il cartone della Pixar Inside out ne è una buona testimonianza) e la nostra percezione al colore è estremamente soggettiva, le vibroazioni cromatiche che i nostri fotorecettori retinici carpiscono vengono infatti filtrate da ciascuno di noi in base alla propria personale storia psico-corporea. - spiega la terapeuta in globalità di linguaggi, Chiara Rossi -  Il sensibilizzare al colore, alle sfumature, è quindi un sensibilizzarsi alle diversità, sia ovviamente alle variabili cromatiche che la luce mette in atto contrapponendosi al buio, ma anche alle sfumature senso-percettive, psichiche che scaturiscono dalla relazione fra il mondo esterno e le sue vibro-azioni cromatiche ed il mondo interiore fatto di vibro-azioni emozionali." " Questa sensibilizzazione alle sfumature ci riconnette a quelle memorie psico-corporee della nostra vita intrauterina, a quei contatti, a quegli sfioramenti della madre che da feto percepivamo come ondate di pressione, come un sentire fisico che si faceva emozionale; forme, macchie, intensità tradotte in emozioni cromatiche. - continua - Sfumature emozionali cromatiche che ci accompagnano nel parlato comune: essere rosso di rabbia; sbiancare dalla paura; diventare viola dalla vergogna; essere radioso, solare, cupo, di umore nero, raggiante, luminoso, spento. "IMG 20161110 WA0007" Il Blu reca ancora in sé un principio di oscurità, è potente, è stimolante, una contraddizione composta di eccitazione e di pace. Come ci appaiono blu il cielo in alto ed i monti più lontani; così una superficie blu sembra allontanarsi da noi, ci trascina al suo seguito.” scriveva J.W. Goethe . " Ma il Blu è anche quello degli spazi infiniti, degli abissi, delle profondità del mare, dell’infinitezza dell’azzurro del cielo. - conclude la terapeuta in GdL -  Due estensioni cromatiche, cielo e mare, aria e acqua, che suscitano approfondimento, il pensare, il fantasticare, processi creativi messi in atto da un blue mood malinconico, da un ripiegamento intimistico che favorisce il meditare ed il riflettere, lo sprofondare in se stessi. Perdersi nell’azzurro del cielo rilassa, rallenta i ritmi fisiologici, ci alleggerisce distaccandoci dalla realtà, dal terreno (il blu è a livello archetipico il colore della spiritualità). Un distacco dalla realtà che bene esprimono le blue note del Blues che in un’armonia quasi dissonante creano un’atmosfera di indefinito, di aeriforme. Per questo il laboratorio si è concluso con l’ascolto di Rhapsody in Blue di G. Gershwin. " IMG 20161110 WA0006

NEWS