Wallpaper l 002Per il senso comune, la parola gioco si discosta completamente da una qualsiasi connotazione di serietà. Niente di più sbagliato di questa forma mentis - spiega Denise Camici, educatrice della RSD Borgo dei Colori, laureata in filosofia.

Noi, con i nostri ospiti della RSD Il Borgo dei Colori, intraprendiamo diversi giochi durante la settimana e vorrei tracciare un breve excursus sul concetto di gioco. Il gioco è tutt'altro che non serio perchè in esso sono presenti le regole che rimandano alla quotidianità per un quieto vivere sociale. Il gioco altresì favorisce lo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale. L'attività ludica svolge una funzione strutturante dell'intera personalità, ed è importante non solo per i bambini ma per l'uomo in generale e in soggetti in condizioni di handicap, perchè concerne una chiave d'accesso al mondo interiore. Il gioco rappresenta anche il mettersi in gioco , mettersi nei panni di. Nell'antichità, il gioco era visto come una perdita di tempo, un difetto infantile da reprimere. Era un'attività tenuta ai margini della vita sociale a cui veniva data poca importanza. Paradossalmente, a questo costrutto mentale del mondo antico, Platone, il più grande tra i filosofi greci, fu il primo ad evidenziare l'importanza del gioco all'interno della vita del bambino. Platone riteneva che il gioco fosse utilissimo per il bambino; in modo particolare le attività svolte in gruppo e che privilegiavano il movimento fisico. Insieme ad Aristotele, altro grande filosofo greco, era convinto che il bambino mentre giocava, esercitava e accresceva le capacità intellettive, il lessico, la socializzazione e l'emotività. Di sicuro il gioco è un bisogno primario dell'uomo. Huizinga scriveva a proposito del gioco: " Si possono negare quasi tutte le astrazioni: la giustizia, la bellezza, la bontà, lo spirito, Dio. Si può negare la serietà, ma non si può negare il gioco ."

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