Oggi molti giovani faticano a sviluppare un progetto di vita, vivono schiacciati sul presente, passando da un’esperienza frammentaria all’altra, senza riuscire a costruire un senso comune per la loro esistenza. Tutto questo porta di frequente ad un enorme e a volte drammatico bisogno di ascolto, e alla necessità di individuare figure adulte significative a cui rivolgersi. 
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Disattendere questo bisogno può condurre, nei casi più gravi, a disagi di tipo patologico (suicidio, tossicodipendenza, alcolismo, disturbi alimentari, bullismo, violenza tra minori); nei casi meno gravi impedisce comunque la piena consapevolezza delle proprie potenzialità in ambito familiare, scolastico e professionale, creando le premesse per la comparsa di situazioni di disagio. 

Non sempre però è facile nominare le proprie emozioni e dire ad esempio: “Si, sto vivendo/ho vissuto un'esperienza di violenza”. Perché questo accade? Perché spesso è così difficile capire cosa ci sta succedendo, dov'è il limite tra ciò che possiamo accettare e ciò che ci fa male? 
Una parte del problema è rappresentata dal fatto che la violenza può assumere molteplici forme e questo rende difficile darne una definizione corretta e perché dare il giusto nome a ciò che viviamo vuol dire anche renderlo reale; vuol dire interrogarsi sulle persone che ci circondano, su chi sono e a chi possiamo davvero credere.

Il contributo di PAIM vuole collocarsi quindi come intervento conoscitivo del fenomeno della violenza e del disagio giovanile in tutte le sue forme e avviare un intervento sui fattori culturali di prevenzione. Gli interventi di natura educativa e sociale accompagneranno i giovani ad interiorizzare valori quali l’uguaglianza, il rispetto e l’utilizzo della comunicazione come uno dei canali privilegiati per trovare soluzioni ai problemi. Non mancheranno sostegno e ascolto per stimolare i ragazzi a proseguire il percorso con interventi specifici.

Le attività di prevenzione individuano azioni e programmi per contrastare fenomeni di disagio sociale. Queste aree di intervento hanno come riferimento istituzionale, per normativa regionale, la società della Salute.

È evidente che la maggiore efficacia degli interventi descritti nel programma di Paim la si conseguirà in un rapporto organico di collaborazione con i servizi gestiti dalla Società della Salute Zona Pisana.

Questa è un'attività che si colloca all'interno della programmazione di zona, che rappresenta il valore aggiunto del lavoro di Paim Cooperativa Sociale.
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Fair Play si rivolge ai giovani adolescenti del territorio pisano, ma anche a docenti e familiari attraverso incontri su temi specifici.
Il Progetto Fair Play mette a disposizione uno SPORTELLO DI ASCOLTO GRATUITO per aiutare i ragazzi ad affrontare ed elaborare eventuali situazioni di difficoltà e disagio. 
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Lo sportello è attivo su appuntamento al 338 6617883 presso Le Officine Garibaldi (via Gioberti, 39 Pisa) nei giorni di lunedì, martedì e venerdì dalle ore 15.30 alle 18.30.
 
Sono previste, durante l’anno, uscite con un camper itinerante per informare, formare e sensibilizzare la popolazione con l’obiettivo specifico di fare rete con le associazioni e i servizi presenti sul territorio. Avranno anche luogo, presso le Officine Garibaldi, convegni e congressi di approfondimento. 
 
Sul portale www.socialdoor.it è attivo sia un forum – uno spazio interattivo di confronto e condivisione per gli adolescenti – sia un’area riservata dove, in forma completamente anonima, è possibile richiedere una consulenza psicologica gratuita.Sono previste attività nelle scuole per potenziare le abilità di comunicazione emotiva e sociale del gruppo classe per riflettere sui fenomeni di prepotenza, per imparare a comprendere il punto di vista degli altri protagonisti per un’interazione corretta.

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