paraLa seconda giornata di Palla in...rete 2016 ha visto una serie di incontri sportivi di pallavolo e sitting volley in forma libera e senza classifica.

Contemporaneamente si è svolto un torneo di calcio a 8 con la partecipazione di squadre provenienti dal circuito Nazionale e Regionale della Toscana, degli Istituti Scolastici Superiori di Pontedera, delle associazioni del terzo settore sul territorio Valdera e di tutta la cittadinanza. " La Pallavolo paralimpica (o sitting volley) è un gioco agonistico a tutti i livelli, che consente ai disabili di giocare – spiega Matteo Cagnacci, Coordinatore delle Attività delle Rappresentative Provinciali per il Comitato Federazione Italiana Pallavolo di Pisa – Si tratta di uno sport nato in Olanda e poi divenuto disciplina paralimpica nel 1980 ; è una “speciale” versione della pallavolo che si gioca da seduti, con una rete più bassa, e che prevede che le natiche siano a contatto con il terreno; si può esprimere, come la pallavolo “in piedi”, a tutti i livelli tecnici (dall’amatoriale alla Serie A); è uno sport “open” poiché, abbattendo ogni barriera, può essere praticato sia da a atleti disabili che da atleti normodotati. Derivando direttamente dalla Pallavolo, le regole sono le medesime, con solo poche eccezioni: il campo ha dimensioni 10 m x 6 m, diviso in due metà di 5 m x 6 m. La linea d'attacco dista 2 m dalla rete;la rete è alta 1,05 m per le donne e 1,15 m per gli uomini;nel momento del contatto con la palla, è obbligatorio avere i glutei a contatto con il pavimento ; la posizione dei giocatori in campo (nelle rotazioni, in battuta, nell'attacco dalla seconda linea) è determinata dalla posizione dei glutei;è consentito murare la battuta avversaria. Per la sua particolarità, il Sitting Volley ha la caratteristica di favorire l'integrazione sociale delle persone diversamente abili. Può infatti essere praticato, senza distinzione e congiuntamente, da persone con disabilità (come ad es. amputati, paraplegici, cerebrolesi, poliomielitici, ecc.) e da normodotati, soltanto attraverso un’azione fisica svolta mantenendo i glutei a terra."tiro con larco " Si tratta pertanto di uno sport assolutamente inclusivo e aperto, che consente l’interazione tra tutti i giocatori, disabili e non, senza che vi sia la necessita di attrezzature/presidi sanitari come invece accade, ad esempio, per il Basket che necessita di una carrozzina ad hoc. Partendo proprio da queste caratteristiche inclusive, – continua Christian Martina, Presidente di Bellaria Solidarietà – la finalità che ci siamo posti è stata il proporre un’attività sportiva configurata come specifico intervento educativo teso a : far cogliere i significati di socializzazione e di integrazione, oltre che sportivi, nella pratica del Sitting Volley e della Pallavolo in generale; avviarne la diffusione e la pratica, proponendola come momento d’incontro e di interazione; sostenerne uno sviluppo “allargato”, diretto a persone diversamente abili e abili in uno schema, per l’appunto, di integrazione; dare a tutti pari opportunità nello svolgimento del gioco; favorire il superamento delle diversità, l’accettazione dei propri e altrui limiti, riconoscendo capacità e potenzialità (di compagni ed avversari) e incoraggiando il rispetto per sé stessi e per gli altri." Un'altra disciplina altamente educativa, in quanto stimola l’autocontrollo e la concentrazione è il tiro con l'arco che ha visto i nostri atleti occupati nelle ore pomeridiane. I ragazzi del CD Luna Azzurra, per l'occasione, hanno allestito un delizioso banchetto con i prodotti del Laboratorio di agricoltura sociale Partino, una frazione del Comune di Palaia.prodotti

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