sterpaiaMotivazioni e valori di controllo è stata la prima tematica affrontata dal Prof. Luca Anselmi nella quale si è parlato di concetti quali leadership, sussidiarità, valutazione e approccio strategico per un vantaggio competitivo in grado di produrre valore.

Esercitare la leadership in un contesto aziendale significa saper definire gli obiettivi e le responsabilità, pianificando le attività in una logica di squadra che sappia creare sinergia. – spiega Anselmi – Ogni processo di pianificazione discende dal motivo per cui l'azienda esiste, dai suoi obiettivi di fondo; una realtà variegata e complessa oltre che grande per la sua competenza sul territorio come la Paim deve partire dal presupposto che il processo di valutazione delle strutture coincide con il processo di valutazione delle persone: - sottolinea il Professore – il fattore umano è la base da cui partire per una programmazione ambiziosa che sappia guardare proattivamente al cambiamento." " Gli obiettivi che si deve prefiggere un'azienda competitiva come la Paim sono: saper rafforzare l'immagine interna e pubblica, realizzare progetti efficaci e formare il personale per ricoprire ruoli di responsabilità – conclude Anselmi – partendo dal presupposto che il successo di un'impresa deriva dalla sua capacità di combinare forze interne ed esterne, nel perseguimento di un equlibrio economico a valere nel tempo. " Con il Prof. Simone Lazzini abbiamo affrontato la configurazione della valutazioneintendendo come tale l'analisi sia degli andamenti aziendali che del personale. "Il nucleo operativo comprende gli operatori che svolgono l'attività fondamentale direttamente collegata all'ottenimento dei prodotti e dei servizi. – interviene Lazzini – Il vertice strategico è invece formato dalle persone che hanno la responsabiltà complessiva dell'organizzazione e che svolgono la supervisione diretta, la gestione delle relazioni con l'ambiente e lo sviluppo della strategia aziendale." " I parametri con i quali un'azienda deve saper confrontarsi e misurare il suo grado di complessità – espone il Professore – sono la capacità di prospettare soluzioni, ovvero il problem solving, l'effort, cioè l'impegno per realizzare l'output inteso quale risultato o insieme di risultati conseguiti in termini di quantità e qualità di beni prodotti e servizi erogati, l'interdirezionalità ossia la necessità di avvalersi del contributo di altre strutture ed infine la compressione dei tempi." L'incontro formativo è volto al termine con l'intervento della Dott.ssa Valori che ha parlato dell'esperienza valutativa nell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. " La scelta verso la quale ci stiamo indirizzando è quella di un modello che si basa essenzialmente su due pilastri fondamentali : il sistema delle competenze e quello degli obiettivi. – commenta – Conoscenze tecnico professionali, manageriali, relazionali, cognitive ed efficacia personale sono i requisiti necessari nonchè caratteristiche peculiari di un'azienda funzionante." " Le singole caratteristiche personali, assumono rilievo di competenze quando sono contraddistinte da stabilità , ripetitività, causalità e misurazione in quanto l'abilità può essere valutata con metodi chiari e precisi sia sotto il punto di vista quantitativo che qualitativo. – conclude – I risultati ottenuti dalla valutazione consentono di rilevare per ogni risorsa professionale dell'azienda il livello dimostrato di ogni singola competenza, il rapporto tra competenze strategiche e operative offrendo un punteggio globale di sintesi perfezionabile anche attraverso interviste e focus groups, ovvero incontri con il personale per una più approfondita conoscenza del contesto e per la raccolta di informazioni sul vissuto dell'organizzazione, al fine di comprendere gli indicatori salienti."

NEWS